L’elettrificazione di massa è possibile solo con ingenti investimenti
Il raggiungimento degli obiettivi climatici dipende dall’espansione della rete elettrica globale
- L’87% degli operatori leader e degli esperti del settore energetico ha comunicato a DNV un’urgente necessità di maggiori investimenti nella rete elettrica.
- Il 91% ha dichiarato che l’espansione e il miglioramento della rete elettrica sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi climatici stabiliti nell’Accordo di Parigi.
- Il 58% ritiene che la principale area in cui si prevede un aumento degli investimenti sia quella dei sistemi di accumulo, seguita da integrazione dell’energia solare e infrastruttura per veicoli elettrici (49%, in entrambi i casi).
- Più di tre quarti degli intervistati affermano che l’implementazione di una rete intelligente non stia avvenendo abbastanza velocemente per sostenere la transizione energetica.
ARNHEM, Paesi Bassi, 22 settembre 2022: I leader del settore energetico ritengono che esista un’urgente necessità di effettuare maggiori investimenti nelle reti elettriche al fine di collegare meglio le regioni, garantire una distribuzione affidabile delle risorse e raggiungere gli obiettivi climatici. Tre quarti (76%) dei 400 professionisti senior del settore energetico contattati in 75 Paesi affermano che l’attuale infrastruttura di rete non è in grado di collegare adeguatamente le fonti di energia rinnovabile alle aree ad alta domanda.
DNV prevede che l’implementazione di una rete intelligente non avverrà abbastanza velocemente per sostenere la transizione energetica, a meno che non si effettuino investimenti significativi.
Gli operatori leader del settore energetico ritengono che l’espansione della capacità della rete sia oggi la massima priorità per raggiungere gli obiettivi climatici, in particolare in Europa e tra gli operatori dei settori della trasmissione e della distribuzione. Nei prossimi cinque anni si prevede un aumento di importanza anche in altre regioni, in particolare quelle di Nord America e Asia-Pacifico.
Alla domanda su quali siano le aree in cui si prevede un aumento generale degli investimenti nel corso del prossimo anno, oltre la metà (58%) degli intervistati ha risposto citando l’integrazione dei sistemi di accumulo a batteria, seguita da vicino dall’integrazione del settore solare commerciale (49%) e dall’infrastruttura per veicoli elettrici (49%).
Si prevede inoltre che le reti intelligenti, l’automazione e le riforme politiche (leggi, regolamenti, norme per le licenze e i permessi) saranno i fattori più determinanti per una transizione energetica di successo, basata sull’equilibrio tra velocità, qualità, stabilità e costi.
A tal proposito, Guy Nicholson, Grid Manager di Statkraft, dichiara: “Abbiamo bisogno di connessioni immediate per l’accumulo e di sistemi di rinforzo della trasmissione. D’altro canto, un meccanismo di finanziamento finalizzato ad attivare gli investimenti nell’accumulo di energia a lunga durata stimolerebbe l’innovazione e la riduzione dei prezzi.” I due maggiori ostacoli che impediscono un’accelerazione della transizione sono le questioni di governance e quelle tecnologiche. La mancanza di sostegno politico (o governativo) rappresenta la principale barriera, seguita da vicino dai limiti di capacità dell’attuale infrastruttura di rete.
Per avere delle reti in grado di resistere in futuro non è più possibile puntare su modifiche iterative come quelle attuate in passato, ma occorre piuttosto mirare a un rinnovamento radicale. Si tratta di una sfida piuttosto difficile, in quanto è necessario mantenerle funzionali durante l’intero processo.
“Le reti elettriche rappresentano la spina dorsale del nostro sistema energetico e sono fondamentali per l’aumento delle energie rinnovabili e per il raggiungimento degli obiettivi climatici. Abbiamo bisogno di ingenti investimenti per consentire l’integrazione di fonti di energia rinnovabili, ottimizzare le strutture di accumulo dell’energia, espandere il sistema e raggiungere una certa sicurezza energetica. Un importante cambio di paradigma è ormai alle porte e il settore deve essere pronto a collaborare per preparare i sistemi energetici al futuro. Ai fini di accelerare la transizione è necessario integrare nuove tecnologie e stimolare gli investimenti nelle reti attraverso politiche e quadri normativi lungimiranti”, ha dichiarato Ditlev Engel, CEO di Energy Systems presso DNV, “Come ribadito nel rapporto annuale Energy Transition Outlook stilato nel corso degli ultimi 6 anni, la forte crescita dell’elettrificazione delle nostre società è un trend molto consolidato, peraltro confermato anche in questo rapporto.”
DNV prevede che la quota dell’elettricità raddoppierà rispetto alla domanda finale di energia globale, passando dal 19% al 38%, entro i prossimi 30 anni. Nonostante le turbolenze geopolitiche ed economiche del 2022, il 74% degli intervistati ritiene che la transizione energetica sia accelerata (45%) o, quantomeno, non rallentata (29%). La necessità di velocizzare la transizione verso una profonda decarbonizzazione del sistema energetico sta trasformando il settore dall’interno. Come evidenziato dalle risposte fornite, è ormai chiaro che gli operatori leader del settore energetico ritengono che la transizione sia accelerata e la accolgono come un’opportunità più che come un rischio, ma la politica e i piani normativi attuabili sono in ritardo e devono accelerare il passo per consentire l’arrivo degli importanti investimenti che ancora mancano per creare un futuro di energia pulita.
L’analisi completa condotta da DNV è ora disponibile, facendo clic su questo link: Reti elettriche a prova di futuro.
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