DNV ottiene l'estensione dell'accreditamento per la certificazione della sostenibilità dei biocombustibili
A seguito della pubblicazione del nuovo decreto interministeriale (Mase e Masaf) che estende l’ambito di applicazione del sistema nazionale di certificazione della sostenibilità dei biocombustibili, prima riferito solo ai biocarburanti e bioliquidi, DNV ha ottenuto l'estensione dell'accreditamento UNI CEI EN ISO/IEC 17065.
Con Delibera di Accredia del 18 Ottobre (pubblicata il 21 Ottobre sul sito di Accredia), DNV ha ottenuto la transizione dello schema di prodotto "Sistema nazionale di certificazione della sostenibilità dei biocombustibili, dei carburanti rinnovabili di origine non biologica e carburanti da carbonio riciclato in conformità al decreto ministeriale del 07.08.2024".
Il nuovo decreto è essenziale per accedere alle misure di sviluppo della produzione di biogas e biometano previste dai recenti provvedimenti governativi. Inoltre, si integra nel nuovo quadro normativo volto a promuovere la transizione agroecologica, in linea con le direttive UE.
Quali sono le novità?
Il campo di applicazione è ampliato alle seguenti tipologie di prodotti/filiere/aziende:
- Biocarburanti (inclusi i biogas per i trasporti), biometano, bioliquidi, combustibili da biomassa (per usi energetici diversi dal trasporto);
- Biomasse solide per la produzione di Energia Elettrica e Calore;
- Possibilità per le aziende EU ETS di poter dimostrare i criteri di sostenibilità delle proprie biomasse;
- Filiera di produzione dell’idrogeno di origine biologica;
- Filiera di produzione di carburanti rinnovabili di origine non biologica e di quella dei carburanti da carbonio riciclato.
Nuova tipologia di verifica
È stata, poi, introdotta una nuova tipologia di verifica per il settore agricolo relativo al cambio indiretto dell’uso del suolo (ILUC) che attesta che la filiera rispetta i criteri riportati all’art. 4 del Regolamento (UE) 2019/807.
Esenzioni dalla certificazione
I seguenti operatori economici che con Decreto 14/11/2019 erano obbligati alla certificazione, ora non devono più certificarsi:
- I produttori e i detentori di sostanze di cui all’art. 3, comma 1, lettere b), c), d) ed e), del decreto interministeriale n. 5046 del 25 febbraio 2016 che conferiscono le stesse a un impianto di digestione anaerobica;
- I gestori della discarica che conferiscono il gas ad un impianto di biometano;
- Gli enti locali o le società che gestiscono per conto di tali enti gli impianti che raccolgono le acque reflue civili e industriali e/o i fanghi derivanti dal trattamento biologico di dette acque, destinati a un impianto di digestione anaerobica;
- Produttori di biomasse solide residuali agricole derivanti da lavorazioni occasionali (espianti e/o potature), nonché, solo se conseguenti ad eventi meteorologici estremi o avversi come tempeste o trombe d’aria, derivanti da abbattimenti di piante sradicate o schiantate, ripuliture e tagli, che conferiscono la biomassa, per un ammontare complessivo annuo non superiore a 1000 t, a un produttore di energia elettrica e/o termica configurato come operatore economico; sono escluse dalle lavorazioni occasionali attività di espianti e potature di normale manutenzione del verde.
La produzione di biocarburanti da materiali avanzati dovrà avvenire in Europa con un periodo di transizione di 9 mesi.
Requisiti di sorveglianza
Sono stati introdotti requisiti più rigorosi riguardo il rispetto dei tempi per le verifiche di sorveglianza e, nel caso di mancato rispetto di tali tempi, l’obbligo di sospensione e revoca del certificato.
È stato introdotto l'obbligo di un audit di chiusura con esito positivo in caso di cambio di ente di certificazione o schema.
È stata stabilita una nuova classificazione delle non conformità rilevate durante gli audit e relativa gestione.
È stato ridotto il tempo massimo di emissione delle dichiarazioni certificate di sostenibilità.
Periodo di Transizione
Le aziende già certificate avranno 12 mesi di tempo di transizione che verrà svolta in occasione delle sorveglianze previste.
Nuove certificazioni
Per le nuove certificazioni, le aziende dovranno recepire il nuovo Decreto in vigore e già operativo.
Questa estensione del campo di applicazione del decreto rappresenta uno sviluppo nella sostenibilità e innovazione nel settore dei biocombustibili e delle energie rinnovabili e permette alle aziende di adottare nuovi standard per un futuro più sostenibile.