Decarbonizzazione, le tre priorità principali per le organizzazioni nel 2025

La decarbonizzazione è diventata una priorità strategica per le organizzazioni globali, spinte da normative più stringenti e dalla crescente pressione di clienti e investitori. Tra le principali sfide per il 2025 emergono: ridurre l'impronta di carbonio attraverso energie rinnovabili e innovazioni operative, misurare e verificare le emissioni per garantire conformità e trasparenza, trasformare la sostenibilità in un vantaggio competitivo.

Mentre il mondo si dirige verso un futuro a basse emissioni, la decarbonizzazione non è più solo una parola d'ordine, ma un vero e proprio imperativo aziendale. In tutti i settori, infatti, le organizzazioni stanno adottando misure significative per ridurre il loro impatto ambientale e impegnarsi per un futuro sostenibile.

I governi di tutto il mondo stanno aumentando la pressione per promuovere la decarbonizzazione industriale attraverso l'evoluzione delle normative. L'Unione Europea (UE) ha introdotto il Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM), attualmente in fase transitoria. Il CBAM cerca di uniformare le tariffe delle emissioni per i prodotti ad alta intensità di carbonio come l'acciaio, l'alluminio, il cemento e i fertilizzanti, allineando i prodotti provenienti da paesi terzi alle tariffe dell'EU-ETS all'interno dell'UE. Con l'aumento delle pressioni normative e delle richieste da parte di clienti, autorità di regolamentazione e investitori, la decarbonizzazione sta diventando una priorità assoluta per le organizzazioni in tutti i settori, spingendole a ridurre la loro impronta di carbonio.

Alla fine del 2024, sono intervenuto al MENA Green Steel Summit a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. Durante l'evento, mi sono confrontato con i molti leader aziendali e decision maker presenti, chiedendo loro di indicare le tre priorità principali di decarbonizzazione della loro organizzazione per il 2025. Scopri quali sono.

  1. Adottare misure concrete per ridurre l'impronta di carbonio (24% dei voti totali)

La priorità principale per le organizzazioni nei prossimi 12 mesi è l'attuazione di misure concrete per ridurre le emissioni di carbonio. Ciò riflette il passaggio dalla semplice definizione di obiettivi all'esecuzione attiva di strategie di decarbonizzazione. Che si tratti di migliorare l'efficienza energetica, passare alle energie rinnovabili, elettrificare le flotte oppure ottimizzare le operazioni, le aziende si stanno concentrando sulla riduzione dell'impronta di carbonio in tutti i settori.

Ci sono molti modi in cui le organizzazioni possono decarbonizzare le loro operazioni e rendere le loro supply chain più sostenibili, tra cui:

  • Transizione verso le energie rinnovabili: Il passaggio a fonti di energia rinnovabile, come l'energia solare o eolica, è un percorso necessario, che molte aziende stanno compiendo. Ciò potrebbe comportare la generazione diretta di energia rinnovabile o l'acquisto di crediti di energia rinnovabile (REC).
  • Miglioramenti dell'efficienza energetica: L'ammodernamento degli edifici, l'aggiornamento dei macchinari ad alta efficienza energetica e l'adozione di sistemi intelligenti di gestione dell'energia sono iniziative fondamentali.
  • Elettrificazione della flotta e delle operazioni: Le aziende stanno iniziando a elettrificare le loro flotte di veicoli e le operazioni industriali, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili.

Questa attenzione è determinata dalla crescente pressione esercitata da enti normativi, clienti e investitori, che richiedono progressi misurabili nella riduzione delle emissioni. Con l'inasprimento delle normative sul clima e la crescente consapevolezza dell'opinione pubblica, la riduzione dell'impronta di carbonio è diventata non solo un obbligo morale, ma anche un imperativo commerciale.

  1. Misurare e verificare l'impronta di carbonio (16% dei voti totali)

Prima di poter ridurre efficacemente le proprie emissioni, le organizzazioni devono avere una chiara comprensione della loro impronta di carbonio attuale. Misurare e verificare le emissioni è la seconda priorità assoluta per il prossimo anno. Si tratta di raccogliere dati sulle emissioni di gas a effetto serra (GHG) in tutti gli ambiti (Scope 1, 2 e 3) e di garantire l'accuratezza di tali dati attraverso processi di verifica.

La raccolta di questi dati è incredibilmente importante, soprattutto per i seguenti motivi:

  • Conformità alle normative: I governi richiedono sempre più spesso alle aziende di dichiarare le proprie emissioni. Una misurazione e una verifica adeguate garantiscono che le organizzazioni soddisfino questi requisiti ed evitino potenziali sanzioni.
  • Identificazione delle principali fonti di emissione: Una volta che un'azienda misura accuratamente la sua impronta di carbonio, può identificare meglio quali aree delle sue operazioni contribuiscono maggiormente alle emissioni e indirizzare in maniera corretta gli sforzi di riduzione.
  • Fiducia degli investitori e degli stakeholder: Una contabilità accurata delle emissioni di carbonio crea fiducia negli investitori, nei clienti e negli altri stakeholder, dimostrando che l'azienda è seriamente impegnata nella decarbonizzazione.

Senza dati solidi e verificabili, è impossibile misurare i progressi o prendere decisioni informate su dove investire per ridurre le emissioni. Per molte aziende, i prossimi 12 mesi saranno dedicati alla messa a punto di sistemi di monitoraggio delle emissioni, all'adozione di strumenti digitali e alla collaborazione con verificatori terzi per garantire la trasparenza.

  1. Trasformare la sostenibilità in un vantaggio competitivo (12% dei voti totali)

La sostenibilità non è più solo una questione di conformità, ma sta diventando un fattore di differenziazione strategica. Le organizzazioni considerano sempre di più i loro sforzi di decarbonizzazione come un'opportunità per ottenere un vantaggio competitivo. Che si tratti di attrarre consumatori attenti all'ambiente, ridurre i costi operativi a lungo termine o assicurarsi finanziamenti sostenibili, le aziende fanno leva sulla sostenibilità per distinguersi sul mercato.

I modi in cui la sostenibilità può determinare un vantaggio competitivo sono:

  • Reputazione del marchio: I consumatori scelgono sempre più spesso marchi che danno priorità alla sostenibilità. Le aziende che possono dimostrare le loro credenziali di sostenibilità attireranno e manterranno più clienti.
  • Efficienza operativa e risparmio sui costi: Molte misure di sostenibilità, come il miglioramento dell'efficienza energetica o la riduzione dei rifiuti, portano anche a risparmi sui costi. Tagliando i costi e puntando sulla sostenibilità, le aziende possono migliorare anche la redditività.
  • Accesso alla finanza green: La finanza sostenibile, compresi i green bond e i prestiti legati alla sostenibilità, sta guadagnando terreno. Le organizzazioni che rendono una buona performance ambientale possono avere accesso a opzioni di finanziamento più favorevoli, ottenendo un vantaggio competitivo.

Convertendo la sostenibilità in un vantaggio competitivo, le organizzazioni non solo contribuiscono agli obiettivi climatici globali, ma si posizionano anche come leader in un mercato che dà sempre più valore alla responsabilità ambientale.

E le altre priorità?

Mentre le prime tre priorità – riduzione dell'impronta di carbonio, misurazione delle emissioni e trasformazione della sostenibilità in un vantaggio competitivo – sono in testa alla classifica, altre aree stanno guadagnando terreno. Tagliare i costi e migliorare l'efficienza (12%) continua a essere un obiettivo critico, in quanto le aziende cercano di bilanciare la decarbonizzazione con i risultati finanziari. Nel frattempo, la garanzia di finanziamenti sostenibili (11%) per sponsorizzare le iniziative green sta diventando sempre più importante, insieme agli sforzi per garantire la sostenibilità sociale e della catena di approvvigionamento (7%).

Anche la definizione di obiettivi (7%), la raccolta di dati digitali (6%) e la rendicontazione dei progressi (3%) sono attività chiave che consentono alle aziende di monitorare e comunicare i propri risultati, anche se si collocano più in basso nella lista delle priorità rispetto alle azioni dirette di riduzione delle emissioni di carbonio. Infine, solo il 2% delle organizzazioni evidenzia un approccio “business as usual”, sottolineando il fatto che la maggior parte delle aziende riconosce la necessità di un'azione immediata di fronte al cambiamento climatico.

Come affrontare il futuro

Il percorso verso la decarbonizzazione è sfaccettato e l'approccio di ogni organizzazione varia a seconda del settore, delle risorse e degli obiettivi a lungo termine. Tuttavia, è chiaro che le aziende stanno intraprendendo azioni decisive per ridurre l'impronta di carbonio, supportate da misurazioni accurate, finanziamenti sostenibili e una particolare attenzione a fare della sostenibilità un vantaggio competitivo. I prossimi 12 mesi saranno cruciali per le organizzazioni che vogliono non solo soddisfare i requisiti normativi, ma anche posizionarsi come leader nella transizione verso un futuro sostenibile. Le organizzazioni che riusciranno a decarbonizzare in modo efficace non solo contribuiranno agli sforzi globali per il clima, ma si prepareranno per il successo a lungo termine in un panorama aziendale in rapida evoluzione.

Cosa si può imparare ancora dai leader del settore?

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10/01/2025 10:21:00